Il contratto a tempo parziale
I lavoratori e le lavoratrici con contratto a tempo parziale, più comunemente conosciuto come part-time, hanno lo stesso trattamento dei lavoratori a tempo pieno; l’unica differenza è che lavorano per un numero minore di ore, ricevendo ovviamente una retribuzione più bassa. Non c’è un numero specifico di ore per un lavoratore a tempo pieno o parziale, ma normalmente un lavoratore full-time lavora per 35 ore o più alla settimana.
Per il resto, i lavoratori a tempo parziale godono degli stessi diritti di quelli a tempo pieno: malattie, ferie, maternità, infortuni, opportunità e diritto alla pensione.
L’obiettivo del lavoro part-time è quello di creare nuove opportunità lavorative, rispettando sia le esigenze del datore di lavoro sia le esigenze dei lavoratori che hanno bisogno di un orario ridotto. Questo tipo di contratto, infatti, dà la possibilità di un attività lavorativa ridotta a studenti o a persone che hanno bisogno di più tempo libero per occuparsi della famiglia o della casa.
Il contratto di lavoro parziale può essere orizzontale, cioè quando si lavora tutti giorni ma a orario ridotto rispetto all’orario normale giornaliero di lavoro; verticale, ovvero si lavora a tempo pieno ma solo in alcuni giorni della settimana, del mese o dell’anno; mentre quando il rapporto di lavoro a tempo parziale si svolge combinando le modalità orizzontale e verticale, il contratto è misto.
Nel contratto parziale verticale l’orario di lavoro è stabilito all’inizio e il datore di lavoro non può chiedere di modificarlo. Nel part-time di tipo orizzontale il datore di lavoro può richiedere al lavoratore lo svolgimento di prestazioni supplementari o straordinari.